La febbre è una condizione che può spaventare i genitori, preoccupati per la salute del loro bambino. Come fare per agire senza farsi prendere dal panico? Ecco alcuni consigli utili.
Quando siamo genitori e abbiamo a che fare con le malattie, i problemi di salute e i dolori dei nostri bambini, è difficile rimanere calmi e non farsi prendere dal panico. Soprattutto se siamo alle prese con il primo figlio e non abbiamo esperienza sul campo, non è semplice mettere a tacere ansie e preoccupazioni. Tutto viene naturalmente dall’amore e l’apprensione che abbiamo per i nostri bambini, quindi le intenzioni sono positive. Tuttavia, come ben sappiamo, l’ansia non porta a niente di buono, specialmente se abbiamo davanti un bambino con la febbre alta che deve essere curato e confortato.
È di pochi giorni fa la notizia della mamma disperata che ha portato suo figlio in preda alla febbre alta al pronto soccorso perché il pediatra non rispondeva al telefono e la maggior parte delle madri hanno empatizzato con lei, comprendendo la sua ansia e la sua preoccupazione nel ritrovarsi con un bambino febbricitante senza sapere che cosa fare e come alleviare la sua sofferenza. La prossima volta che vi troverete nella stessa situazione di questa mamma in ansia, non fatevi prendere dal panico: fate così.
Perché ai bambini viene la febbre alta?
Cosa succede quando vostro figlio ha la febbre? Significa che la sua temperatura corporea si alza sopra i 37 gradi ed è uno dei sintomi più comuni tra i bimbi, soprattutto nei primi anni di vita. I genitori tendono ad allarmarsi molto soprattutto quando la temperatura aumenta repentinamente e se sono presenti anche le convulsioni febbrili. La febbre è soltanto il sintomo di un altro problema, quindi è importante tentare di capire l’origine: un raffreddore, una faringite, una tonsillite o una qualsiasi infezione delle vie respiratorie potrebbe essere il motivo.
Quando il bambino è in preda alla febbre, possono comparire altri sintomi che potrebbero spaventare molto mamma e papà, ma che in realtà sono assolutamente comuni e normali. Per esempio le convulsioni, l’ingrossamento dei linfonodi e una transitoria rigidità muscolare. Tutti questi sintomi non devono destare preoccupazione eccessiva, soprattutto se vanno via naturalmente e non durano per più di qualche giorno. Al contrario, se dovessero proseguire per settimane, consultate il pediatra o eventualmente portate il bimbo all’ospedale.
Soprattutto se il bimbo è appena nato, la febbre potrebbe essere spia di qualcosa di più grave e vista la delicatezza del sistema immunitario di un neonato, è bene non sottovalutare questo sintomo. Se il pediatra non risponde al telefono e non avete alternative, portatelo al pronto soccorso.
Come far scendere la febbre nel bambino
Con il generale consiglio di consultare sempre il pediatra, per avere la situazione sotto controllo il più possibile, potete fare diverse cose per alleviare i sintomi. Tenete il bambino a riposo e in un ambiente fresco, non freddo ma nemmeno troppo caldo. Se la febbre è molto alta, usate un antipiretico, sempre sotto prescrizione del dottore, ovviamente. Lasciate che il bimbo respiri e non soffocatelo coprendolo eccessivamente con coperte pesanti o di materiali caldi come la lana, preferite il cotone.
Reintegrate i liquidi facendogli bere tanta acqua o succhi di frutta ma non forzatelo se non vuole mangiare, preferendo comunque cibi molto leggeri e che si digeriscono facilmente. Controllate la temperatura spesso usando un termometro rettale, il modo migliore per avere una misurazione accurata. Ricordatevi che dalla temperatura rettale dovrete sempre togliere 0,5 gradi per una corretta risposta.